FREUD 2

 Compressora della mente umana: nevrosi

Grazie all’autoanalisi e all’esperienza clinica, Freud arriva ad elaborare una prima descrizione della psiche: 

Essa viene definita dagli studiosi "prima topica", in quanto individua "zone" distinte all'interno della personalità dell'uomo.



Le personalità sono:

1)la coscienza: parte consapevole del nostro pensiero

2)l'inconscio: zona inconsapevole, in cui vengono rimossi le pulsioni, le tendenze e i ricordi inaccettabili e giudicati immorali

3)il preconscio: parte caratterizzata da contenuti temporaneamente inconsapevoli, ma passibili di accedere alla coscienza.


MECCANISMO RIMOZIONE: questo meccanismo di difesa nel quale il soggetto respinge nell’inconscio le pulsioni  viene descritto da Freud come una particolare forma di oblio. Questo meccanismo è un atto inconsapevole, cioè si compie all'insaputa del soggetto, ed è un processo stabile, a meno che non subentrino situazioni particolari che la vincono, come la terapia analitica. Gli elementi rimossi nell'inconscio, rimanendo attivi, continuano a influenzare la coscienza attraverso le formazioni di "compromessi" (i sogni, i lapsus e gli atti mancati).


Dopo il 1923 Freud elabora una "seconda topica" cioè una seconda descrizione della psiche che consente di spiegare meglio l'interazione dinamica tra le varie componenti. Essa individua tre funzioni o istanze fondamentali: l'Es, il Super-lo e l'lo.

-L'Es rappresenta le nostre pulsioni, che non conoscono né il bene né il male, ma ubbidiscono soltanto al principio di piacere.

-Super-lo è la coscienza morale, vale a dire l'insieme dei divieti e delle prescrizioni che fin da bambini ci sono stati imposti dai genitori e dalla società.

-L'lo è il luogo della mediazione e della sintesi tra le due parti che si contrappongono, l'Es e il Super-lo.


Freud pensa che l'lo deve fare i conti con tre severi padroni, poiché all'Es e al Super-lo si deve aggiungere un terzo tiranno, costituito dal mondo esterno. Tale struttura conflittuale della psiche da origine alla nevrosi. Questo turbamento psichico sorge nel momento in cui le pretese del Super-lo diventano troppo severe, implicando la rimozione della dimensione pulsionale e istintuale. Il sintomo è proprio il segnale della presenza di un conflitto, di cui lo psicoanalista deve decifrarne il significato. 

Grazie alle LIBERE ASSOCIAZIONI Freud è stato in grado di interpretare il linguaggio dell’inconscio grazie a cui il paziente, abbandonandosi al flusso dei pensieri durante una seduta, lascia emergere elementi legati ai materiali rimossi che sono all'origine della sua patologia. Questa tecnica di associazione è tuttora alla bas del trattamento psicoanalitico delle nevrosi. 


La teoria della sessualità

Freud delinea un innovativa teoria della sessualità che si ricollega alla ricerca del piacere erotico. Essa si discosta dalle teorie tradizionali, in quanto considera l'istinto sessuale come un'energia avente caratteri propri (no legati ad oggetti o fini). La pulsione sessuale viene indicata con il termine LIBIDO, cioè una forza che può essere applicata a una molteplicità di oggetti e indirizzata a varie mete. Quest’ultima devia dalla sua destinazione tradizionale: la procreazione. La plasticità e il polimorfismo della libido consentono a Freud di comprendere non solo il meccanismo di formazione dei sintomi nevrotici, ma anche le cosiddette perversioni sessuali. Le pulsioni sessuali sono caratterizzate da energia sessuale a causa di particolari ostacoli incontrati nel corso del suo sviluppo. 


Dale studio conduce Freud alla scoperta della sessualità infantile e delle sue tre fasi:

1)fase orale

2)fase anale

3)fase fallica

4)fase di latenza

5)fase genitale



Alla fase fallica risale l'origine di quello che Freud definisce il «complesso di Edipo», cioè la costellazione di emozioni e affetti che si sviluppano nel bambino in relazione alle figure genitoriali. Dalla risoluzione del conflitto edipico (in cui emergono sentimenti ambivalenti sessuali e di amore per il genitore di sesso opposto e di odio per quello dello stesso sesso) dipende, secondo Freud, la possibilità per l'adulto di avere una vita sessuale "normale" e di evitare la formazione di nevrosi.

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