SHELLING

 SHELLING

Schelling, pur condividendo con gli altri esponenti dell'idealismo la stessa tensione verso l'infinito si differenzia per l'affermazione della centralità della natura.


Per lui , il principio infinito creatore della realtà è l'assoluto, in cui spirito e natura vengono conciliati in un unità superiore. Soggetto e oggetto si fondono. 


La filosofia per Schelling è dunque la scienza dell'assoluto e può seguire due direzioni:

 1) la filosofia della natura: che partendo dalla natura giunge allo spirito

 2) la filosofia dello spirito: che partendo dallo spirito giunge alla natura


la realizzazione dell’assoluto avviene tramite 3 fasi:


 1 la sensazione seguita dall'intuizione in cui il

soggetto si scopre capace di superare il limite imposto dai dati oggettivi

 2 la riflessione, in cui l'Io diventa oggetto di se stesso

 3 e infine la volontà, grazie a cui il soggetto si stacca dagli oggetti, agendo indipendentemente da essi con propria volontà.




Inoltre definisce l'arte come il supremo organo conoscitivo poiché riesce a cogliere la profondità originarie della vita e della natura grazie all'intuizione estetica

INTUIZIONE ESTETICA: la capacità di penetrare l'infinito attraverso le sue forme concrete, creando qualcosa che va oltre il reale.

L'opera del genio è composta da un ispirazione inconsapevole ed un esecuzione consapevole, riconducibili e soggettività e oggettività o spirito e natura.

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