FREUD 1

 Società e morale: l’origine

Secondo Freud la società, la morale e la religione deriverebbero dall'esigenza del gruppo sociale di contenere ed elaborare istinti e pulsioni universali non inaccettabili, perché distruttivi e immorali. L'osservazione (indiretta) di popolazioni primitive offre a Freud l'esempio di una modalità di organizzazione sociale che sembra confermare le sue ipotesi della totemica. Essa gli appare come la forma simbolica attraverso cui la collettività riesce a esprimere in modo controllato e responsabile l'istinto primordiale all'incesto e l'aggressività.

 I divieti e le proibizioni sanciti dal totemismo (i tabù) rappresentano i modelli embrionali di quelle stesse norme di carattere morale, religioso e civile che regolano le società moderne. Queste nome vengono considerate da Freud come modalità di repressione, ma anche come anti indispensabili alla convivenza, la quale risulterebbe impraticabile se le tendenze egoistiche e amorali dell'Es fossero libere di realizzarsi.


L’accesso all’inconscio

Secondo Sigmund Freud, il padre della psicoanalisi, esiste una dimensione inconscia della vita psichica. In essa vengono rimossi impulsi, tendenze e ricordi (spesso sessuali) che Freud definisce come "pericolosi" per la coscienza morale del soggetto. Il soggetto, quindi, trasforma radicalmente l'immagine dell'io, della coscienza e della personalità tradizionale. Prima il soggetto era considerato forte e padrone di se stesso e della sua sfera spirituale; nella prospettiva freudiana invece il soggetto non si riconosce più come una figura dipendente, in quanto dominata da pulsioni di cui non ha il pieno controllo. Questi ultimi caratterizzano profondi conflitti interiori.


 Grazie all’interpretazione dei sogni (1899) Freud si è reso conto di riuscire ad accedere all’inconscio in quanto definiva i sogni come l’espressione dei esimermi più profondi

Nei sogni egli individua due livelli di significato:

1)livello manifesto: è la scena del sogno come viene raccontata e vissuta

2)livello latente: è la dimensione degli impulsi censurata ed espressa nella scena manifesta solo in modo velato e camuffato.

Il secondo livello necessita quindi dell’interpretazione perché il suo significato, essendo sottoposto alla censura, subisce una trasformazione e viene reso irriconoscibile (lavoro onirico). 

Oltre ai sogni ci sono altri segnali ed elementi dell’essere umano che descrivono un conflitto interiore e Freud li chiama LAPSUS e ATTI MANCATI. Se nel sogno alcuni elementi rimossi tendono a venire alla luce incontrando l'opposizione della censura (cambiano sembianze cosi da renderli tollerabili per la coscienza), negli atti mancati si tratta di errori nell’uso del linguaggio o nelle azioni. Essi si compiono in modo inconscio e inconsapevole, gli atti mancati superano la censura e turbano un normale comportamento (quando diciamo una cosa che stavano pensando senza volerla dire davvero). 





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