NIETZSCHE

 NIETZSCHE 1844–1900

Il filosofo ha suddiviso in 4 frasi il suo pensiero:

1)La fase giovanile: dove domina l’interesse e l’ammirazione per il filosofo Schopenhauer e il musicista Wagner. A tale periodo (1872) corrisponde l’opera “La nascita della tragedia dallo spirito della musica”.

2)La fase intermedia: dove avviene il ripudio dei precedenti ispiratori e prevale un approccio di tipo “scientifico” che comprende “Umano”, “Troppo umano” (1878-1880) e “La gaia scienza” (1882).

3)La fase di Zarathustra: con l’opera “Così parlò Zarathustra” (1883)e “Un libro per tutti e per nessuno” (1885). (solo chi veramente vuole)

4)La fase finale: comprende gli scritti degli ultimi anni tra cui “Genealogia della morale” (1887) e “Ecce homo” (1888).


1) PRIMA FASE

Friedrich Nietzsche celebra il trionfo della vita. Davanti alla crudeltà e alla sofferenza, dell’esistenza Nietzsche decide di essere un discepolo di Dioniso, il dio dell’ebbrezza che incarna le passioni del mondo (si contrappone ad Apollo, dio dell'ordine e della razionalità)


2) SECONDA FASE

Nietzsche è mosso dal proposito di liberare la mente degli uomini da un “errore” fondamentale: la metafisica. La critica a quest’ultima disciplina filosofica si concretizza nella nota espressione della “morte di Dio”.

Secondo Nietzsche, Dio è “la nostra più lunga menzogna”, e pensa che le religioni e le certezze morali servano soltanto a rassicurarti e nasconderti il caos della vita. Questo per far fronte alla paura dell’assenza di risposte.

Con l’espressione "Dio è morto", Nietzsche intende la fine delle certezze che hanno guidato gli uomini per millenni, la presa di coscienza. La morte di Dio non è ancora avvenuta ma è in corso grazie all’uomo folle (filosofo) che rispetto al resto dell’umanità è pienamente consapevole.

Il trauma causato dalla morte di Dio annuncia l’arrivo di un superuomo (al di sopra di Dio e dell’uomo). Solo chi ha preso coscienza e accetta che non esistono menzogne rassicuranti, può riuscire a rapportarsi genuinamente alla realtà e progettare la sua esistenza.


3) TERZA FASE

il filosofo amplia le conoscenze e l’interesse per la tematica della morte di Dio:

l’avvento dell’ “ultimo uomo” o del “superuomo”. Il profeta del superuomo è Zarathustra.

Il superuomo è un concetto filosofico che si colloca nel futuro: corrisponde all’idea di un uomo nuovo e diverso da ciò che conosciamo. “oltreuomo”, uomo oltre l’uomo esistente.

Le caratteristiche che possiede sono:

-accettazione morte di Dio e delle certezze

-fedele alla sua terra e al suo corpo

-non più prigioni

-esaltazione propria essenza

SUPERUOMO

Secondo Nietzsche tutti gli eventi del mondo si ripresentano sempre identici a se stessi infinite volte. Noi uomini reagiamo con terrore alla prospettiva di un eterno ripetersi di eventi mentre il superuomo reagirebbe con gioia. Ci sono differenze perché quest’ultimo vive la vita come qualcosa di “creativo” senza pensare un qualcosa di oltre.

Il superuomo, vive nel continuo oltrepassamento di sé stesso perché progetta la sua esistenza senza schemi. Davanti al caos si libera dal peso del tempo e del passato.


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